Progetto Musico Sognante Italiano
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Sapore Di Sogno
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Sapore Di Sogno

 " Sognando le note di una musica "

Sono scarse le informazioni sull’attività musicale nei primi anni della storia della città.

E anche successivamente, la potente Repubblica di Genova, per molti anni,

ha sempre rivolto maggiore attenzione ai commerci ed al mantenimento delle proprie colonie.
 

Una discreta presenza, degna di essere evidenziata, si registra comunque ai tempi dei troubadors e uno dei personaggi più rappresentativi risponde al nome di Lanfranco Cigala (morto nel 1258 ca.),

uomo di legge, buon conoscitore della lingua a lui familiare per i frequenti viaggi in Provenza quale rappresentante diplomatico del Comune di Genova.

È intorno alla sua persona che si riunisce un gruppo di borghesi, anch’essi per la maggior parte giuristi (Bonifacio Calvo, Lucchetto Gattilusio, Percivalle e Simone Doria),

che danno vita ad un cenacolo trobadorico tra i più importanti d’Italia.Si incontravano in casa di Lanfranco, loro indiscusso vate, per discutere, leggere e ispirarsi alle rime dei più famosi esponenti della lirica provenzale.
 

Negli anni successivi, riferimenti sulla vita musicale a Genova sono reperibili solo consultando archivi ecclesiastici in quanto tale attività è sostenuta e favorita dalla Chiesa e dalla nobiltà locale.

 

I musicisti citati però provengono soprattutto da regioni limitrofe: Franchino Gaffurio (Lodi, 1451-1522), sacerdote e teorico musicale al servizio degli Adorno (importante famiglia patrizia che diede numerosi Dogi alla Repubblica);

Vincenzo Ruffo (Verona, 1510-1587), compositore, maestro di cappella nei Duomo di Verona e Milano, a Genova al servizio di Andrea Doria.

Verso la fine del Cinquecento la vita musicale della città registra un grande impulso grazie alle iniziative della Cattedrale di San Lorenzo che si organizza assumendo cantori e strumentisti fino a costituire un imponente organico musicale composto da un coro di 65 elementi e 34 orchestrali.

In questo periodo si distinguono i due maestri di cappella, ambedue genovesi, Giovanni Battista Dalla (Della) Gostena (1558 ca.-1593), autore anche di madrigali e opere per liuto e il nipote Simone Molinaro (1565-1615), i cui temi musicali sono stati utilizzati da Ottorino Respighi per una parte delle Antiche Arie e Danze, Suite n°1.

Un altro organista importante della Cattedrale è stato Michelangiolo Rossi (1601/2-1656) uno dei migliori allievi di Frescobaldi.
 

Non è un caso se Nicolò Paganini (1782-1840), il più illustre musicista genovese, abbia tenuto i suoi primi concerti in diverse chiese della città. Acclamato violinista di eccezionale virtuosismo,

Paganini è stato anche un compositore innovativo che ha scritto importantissime opere per il suo strumento (tra cui 24 Capricci, Variazioni, Concerti, ’Moto Perpetuo’ Sonate à mouvement perpetual 1831-1835). I suoi insegnanti furono Giacomo Costa, e Francesco Gnecco. La sua prodigiosa tecnica è arrivata sino ai giorni nostri attraverso alcuni musicisti che se la sono tramandata.

L’eccezionale catena inizia con Camillo Sivori (1815-1894) suo unico allievo, che a sua volta insegna a Francesco Sfilio (grande didatta fino a poco tempo fa dimenticato) e quest’ultimo a Giuseppe Gaccetta. Per volontà di Gaccetta, nel 2000, è stata costituita una fondazione intitolata a Francesco Sfilio.

 

Il ricordo di Paganini viene tenuto vivo dall’Istituto di Studi Paganiniani, di cui è stata grande animatrice Alma Brughera Capaldo, editore degli interessanti “Quaderni”.

Il Comune di Genova, dal canto suo, organizza ogni due anni il Premio Paganini, concorso internazionale di violino con lo scopo di premiare nuovi giovani talenti.

Dalla sua fondazione ha laureato artisti importanti, tra i quali Gyorgy Pauk, Gérard Poulet, Salvatore Accardo, Gidon Kremer, Ilya Grubert e, in tempi più recenti, Massimo Quarta, Giovanni Angeleri, Leonidas Kavakos, Ilya Gringolts e Shoji Sayaka.

Nella serata conclusiva il vincitore del Premio ha l’onore di suonare il violino con cui si esibiva Paganini: un Guarneri del Gesù del 1743 detto "il Cannone di Paganini".
 

Tra i tanti violinisti genovesi degni di citazione ricordiamo:

Giovanni Antonio Guido che in Francia, dove era emigrato, ottenne un notevole successo con l’opera Scherzi armonici sopra le quattro stagioni dell’anno, op.3 (ad imitazione di quelle di Vivaldi);

Cesare Pugni, oltre che violinista virtuoso anche compositore di opere, musica strumentale e balletti.

Non c’è stata grande ballerina del periodo romantico che non si sia esibita in coreografie sulla musica di Pugni.
 

Genova è sempre stata anche un approdo di molti importanti musicisti.

Punto aggregante il Teatro del Falcone (di proprietà della Famiglia Adorno) inaugurato nel 1652.

Da questo teatro sono passati: Cavalli, Lotti, Monteverdi, Galuppi, Cimarosa, ecc.

Nella seconda metà del Seicento si stabilisce a Genova Alessandro Stradella, figura importante del medio barocco italiano,

compositore di melodrammi, personalità estroversa altalenante tra una vita dedita alla composizione e una vita scioperata.
 

Molti sono gli artisti che, nati a Genova, hanno trovato importanti riconoscimenti nei diversi settori del mondo musicale lavorando soprattutto all’ estero:

 

Carlo Emanuele Barbieri, compositore di numerose opere teatrali e balletti, direttore molto considerato nel campo operistico e dal 1862 direttore del Teatro Nazionale di Budapest;

Michele Novaro, secondo tenore e maestro dei cori del Teatro Regio di Torino, compositore di numerosi inni tra cui l’inno nazionale italiano su testo di Goffredo Mameli;

Margherita Carosio, uno dei più grandi soprani dei suoi tempi con una carriera di quasi cinquant’anni in tutti i più importanti teatri del mondo;

Giuseppe Barzizza, conosciuto come Pippo Barzizza, direttore d’orchestra e compositore, autore anche di un trattato sull’orchestrazione moderna nella musica leggera;

Angelo Francesco Lavagnino, ottimo violinista e compositore di musica da camera, sinfonica sacra e teatrale e di numerosissime colonne sonore di film;

Natalino Otto, iniziatore del genere swing in Italia, un innovatore nel campo della musica leggera;

Giancarlo Acquisti studioso del periodo barocco (direttore dell’ “Antologia Monografica dal Barocco ai Tempi Nostri”) e compositore.

 

" Musica Genovese "

Tra gli artisti che nel recente passato hanno propagandato la canzone dialettale genovese in tutto il mondo

vanno menzionati Emilio Fossati, Mario Bertorello, Rossana Sasso e I Canterini Vecchia Sturla (Trallallero).

Attivi il gruppo dei Buio Pesto - per la musica moderna dialettale -

il coro Monte Cauriol,

il complesso vocale e strumentale de I Madrigalisti di Genova,

il gruppo vocale e strumentale Ars Antiqua,

il coro femminile del Genova Vocal Ensemble per la musica classica

ed il gruppo vocale strumentale dei Folksingers per i gospel e gli spiritual.

 

"LaFavolaBlu" e’ orgogliosa di presentare a bordo del veliero un gruppo di Ritratti artistici

dei piu’ famosi musicisti che maggiormente hanno contribuito a restituire alla citta’ onore e prestigio.

 

Fra di essi annoveriamo:

  • Niccolò Paganini
  • Renato De Barbieri
  • Gemelli Cosso
  • Mario Cappello
  • Natalino Otto
  • Piero Parodi
  • Trallalero
  • Ars Antiqua
  • La Rionda
  • I Madrigalisti
  • Coro Monte Cauriol
  • I Trilli
  • Franca Lai
  • Matteo Merli
  • Buio Pesto

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